Vi ricordate quando il PC era lo strumento attraverso il quale le persone si approcciavano ad internet per informarsi, distrarsi o fare acquisti? Ne è passata di acqua sotto i ponti. Più o meno undici iPhone fa. Eh si, perché da quando melafonino e compagni sono finiti sulle mani di tutti, grandi e piccoli, anche il marketing è stato travolto da questo cambiamento e ha dovuto adeguarsi. Il mobile marketing rappresenta il risultato di questa metamorfosi. Ecco gli strumenti da esso più utilizzati:
SMS marketing: le aziende sfruttano il “vecchio” canale della messaggistica in modo del tutto nuovo, proponendo ai potenziali clienti offerte e codici promozionali, molto spesso inserendo nei messaggi di testo il link di collegamento al sito web dove il potenziale cliente finalizza poi la vendita o comunque esegue l’azione oggetto della strategia di marketing (ad esempio il riempimento del form per ricevere informazioni).
App marketing: durante l’utilizzo dell’applicazione, l’inserimento di video o messaggi non “skippabili” per qualche secondo ( o addirittura qualche minuto), rende i fruitori dell’app facilmente raggiungibili con messaggi promozionali che invitano a partecipare a concorsi a premi, rispondere a domande di un quiz o che indirizzano verso siti web esterni. Inoltre, l’utilizzo di notifiche push, permette molto spesso di raggiungere la persona anche quando non utilizza direttamente l’app, richiamandolo all’attenzione.
Proximity marketing: è uno strumento di engagement che prevede l’utilizzo di strumenti tecnologici posizionati all’interno di luoghi specifici, la maggior parte delle volte negozi, che interagiscono direttamente con le persone presenti in quel luogo, inviando loro messaggi promozionali di prodotti e servizi. E’ importante per questo tipo di marketing non solo creare contenuti di qualità, ma promuovere tali contenuti nel momento e nel luogo giusto, oltre che alla persona giusta.
Native mobile advertising: è un tipo di pubblicità molto meno invasiva rispetto a quella tradizionale, poiché si adatta al contesto in cui viene proposta. La finalità è quella di offrire un messaggio più allettante per l’utente, già interessato all’argomento generale, e di ridurre di conseguenza il tasso di disiscrizione dai servizi.
Qr code marketing: il qr code è un codice a barre che può essere posizionato su coupon, lettere, tabelloni pubblicitari, e che può essere decodificato con l’utilizzo di uno smartphone. Viene utilizzato per dare ulteriori informazioni alla persona interessata, oppure per invogliarlo ad effettuare un’ azione finale, come l’acquisto o l’iscrizione ad una newsletter. È lo strumento ideale per unire l’off-line con l’on-line marketing.